Su epidermidi di luce e passiflora
Scena prima – Paesaggio di neve violenta.
Non è facile entrare qui.
Ruote rutilano nella tempesta.
Il ruggito d’un nitrito è presagio.
Dove andrà a smarrirsi l’ugola che si tormenta
se non sul pennone del cielo più alto?
Ghiaccio prendici … e perdici insieme.
Io che sono Te
Tu che sei Me
Noi anime dentro un calice di petali.
Ricorda come si lacerarono le carni, il costo dell’agognato sangue
bramato
non posseduto.
Che furono le nostre Anime
a sverginare ogni singulto di vena
in perfetto concerto
avvinte
svernando
da sinfonie innevate
a infiniti letti caldi.
Lì quante volte mi hai presa
e quante volte ho ricevuto la Tua semina
O mio Pensiero ardente!
Le nostre lingue nelle valli più nascoste
in unica reale magia
Scena ultima ed eterna – Su epidermidi di luce e passiflora.
© ore 10,18