Si piega il capo delle rose
Luce e sangue
la voce del vulcano
macchia la notte.
Si piega il capo delle rose
disgiunte
in sintonia
di sfasato punto.
E non è il freddo dell’inverno
a farle rosso cupo
o il caldo smagliante dell’estate.
Stanca di veggenza
la bellezza abdica prima del tempo
<mani le han colte>
se mai ci fosse il Tempo
a tassare l’esistenza
oltre Noi Stessi
che l’abbiamo dentro.