Semmai
Si parte per tornare e anche per poterlo rifare –
è un po’ come sfogliarsi
l’odore che lasci l’odore che trovi,
arancio cerebrale maculato
petalo a petalo svolto
da viole malinconiche
E la casba a cui va incontro
lo zaino
ha languide cicale
grilli accesi e zagare epocali
che chiedono altre notti ed altri giorni
su salde spalle
Non stanco lo sperare, pur negando,
che tutto torni a ciò che è stato –
rivedrò mia madre in una borsa e mio padre in una giacca
/ nessun’altra voce vibrare sulla valle /
© ore 7,26