Letto di vetro
Vanno
le solite cose escludendo sottrazioni
Stanno
con doppio tono
e tu le odi e vuoi tra verbo e sentimento
nel piatto condito di noia buona
Non passa
aria alla finestra aperta a cortili vuoti,
sul lampione a guardia
d’una panchina malinconica
freddata dal sole
Ma oggi … proprio oggi … battente la notte
apprezzo anche i piccoli anonimi fiori –
nella tasca in sottofondo
alla mia stoffa
sentirmi vessillo ancora, intarsiare
ventagliate pose che sguardi
catturavano d’ammirazione
garrendo vittoria
… su letto di vetro …
con te mio rosso incancellato pomo
che mi sei come fossi allora,
riconoscendo in quelle foto a schiera
vivo sogno vivere tra siepe ed infinito
tutto il non fatto e il non detto
© ore 7,59