Il salice
Incombere
all’imbevuto salice
in ogni sua lacrima
e ubriacarmi
condividere quel pianto silvestre
che ha altro colore nel sangue
senza i nostri spigoli, né orpelli
dalle troppe domande
A bocca all’ingiù
risalire
tasto per tasto
le dita su un piano
scampato –
tra toni più alti
il poco che vedo
dal fuori che guardo
Dedito agli elementi
chino ed esemplare
lasciato al suo stato
senza perdere il lustro del manto
sotto un cielo che torna turchino
non aggiungendo altro
© ore 8,58