Dal tuo letto
Non è grotta il cielo
anche se vi si evapora con tutta l’anima
ed hanno inferi le stelle
comete d’acqua acquattate a labbra
infinitesimali
Calcolami incognite, rubriche, momenti
dentro teiere bollenti e tolleranti
da Limoges a mera ceramica
stracciando stracci di carta che non meritano
nemmeno un cestino di plastica
/ e questo lo abbiamo sempre fatto /
pur appesi a paradisi artici
sorpresi d’esplorare raggelati strali
corpi addormentati nel perenne
sognante
Tesori agglomerati a bianche tenebre
quando il desiderio chiama e scrive
e un attimo prima scendo dal Tuo letto
© ore 8,12