Non ha colori – la Nebbia
ma un non grigio e un non bianco
d’erotica malinconia
f u m a
mille allegorie
in lento silenzio
i m p r o v v i s a
Metafore fluisce
sacralità discinte
eterei galoppi
portandoli lontano –
dal nulla emerge
avvolge e discioglie
gli immersi sospiri
del vecchio paese
… e apocalittiche visioni
si stemperano …
apolidi ci si comprende
smarrendo
il senso del corpo
e della voce –
che più non avverranno
all’albero delle mele
credendo di saperci intatti
nell’anno che tornava
Già,
la Nebbia:
da quelle parti
le volte risale senza faticare,
nello spazio di un vespro
copre l’estate e poi la libera
tutta sfumandosi come mai stata –
che forse emigra fra astri stellari
per far rifulgere una nuova alba
© ore 7,48