Categoria: poesia

Filastrocca

Neve nera
stanotte sui colli
silenziosa
mi lasci il tuo viso.
Io
dal caldo del letto ti sento,
sento
l’alito di quel respiro,
f r e d d i
fiocchi
spruzzarmi negli occhi

Domani
all’appena del giorno
come sempre
tornerai
bianca

Svelata su basso d’altura
nei miei luoghi
provvisoria e assai rara


sarai presto
come mai stata

@ ore 7,00

Labbra rosse

Nido
fra il prima e il dopo

a paglia giusta
tonde parentesi
accolgono e colgono

E il Sogno planato gongola
a pelle mossa …

… si svolge su valli e colli

sparsi di labbra rosse

@ ore 7,54

Dal vivo

Era l’affanno
del cuore a scalpitare
ansia brulicante

Era quel semaforo
dai colori capitali

l’Attimo

che il sorriso ci sbocciava
mentre ti avvistavo
le linee da ridisegnare
dopo un troppo tanto
eppure eguale

Ed era il Tempo
che d’un tratto si fermava
a uniche labbra

il mio tuffo fra le Tue braccia

il Tuo odore da fiaba

@ ore 7,11

Cammeo d’Amore

Su di un vassoio
vanno
le nostre Anime in volo.
Muri -monti -mari
p a s s a n o
carezze a pelle d’aria

Vanno
a non poter posarsi
su carneo Dove

E nella testa tornano

/alla propria porta/

quale cammeo d’Amore

@ ore 7,00

A ritroso

Oggi, a ritroso intonsa,
mi muovo al nuovo giorno
l e n t a.
La fame appannata,
la sete in attesa
dalla mia bocca glabra

Vorrei e non vorrei
questa Canzone strana,
ma allo sguardo pareggiarla
se solo ti sapessi
al sicuro

Mi parrebbe
allora
accettazione vera,
piluccare un po’ di pace
sulla Via
che disegnano i passi

e più lieve
sarebbe la siepe
del mio Canto dipinto

e più lontani i cipressi

@ ore 7,00

Il posto caldo

Ti tengo il posto caldo
fra le coste
dove il fiore sorge
quando sente Amore …

… e le muraglie
hanno penombre dolci,
frangi flutti
su pontili,
e foto eterne
in cinemascope

a distanziate poltrone

il film di Noi

@ ore 11,00

Porto nella nebbia

Nel viale delle Ombre
il cammino è lento

c a u t o

Gli Alberi immaginano
la mano nella mano
scorrere al passato
l’acqua e il sangue

E il freddo torna caldo
con la voce accesa
in quel punto angolo
che le dita intreccia:

ne fa nido pieno

porto nella nebbia

@ ore 7,00

Giovinezza

È un succo d’anni
la giovinezza

germoglia
appare
si beve

e il suo gusto
non se ne vuole andare

da tutto il cammino che resta

Templari

Fra nebbia e nuvolaglia
sale
il fiato
dei Templari
rossa croce su bianco

cavalcano
fantasmi
il peccato dei cieli
dai vetri al mare
silente strumento
depone e dipana
l’Anima
di cento montagne
cinta d’abbraccio
e da spade

e la Mia

una tazza d’acqua
a porzione cangiante
luccica dagli occhi alle labbra

… tanti puntini in fila …

pensieri a doppia mandata

@ ore 7,00

Del suo Focus

Oggi ho finito la macchina
di ventennale prestanza,
e la sua lamiera mi è parsa carne.
Bello il blu intenso del suo Focus

Ho strizzato ciglia e ricordi,
un insieme di mondi che più non torna.
Ogni corpo ha ragione d’esistere
anche se non pensa
quando porta impressa una parte di te:
è una mezza verità importante
che diviene blocco unico
un essere stato

Io non ti dimenticherò
viaggio del mio ieri
che su quel Treno corri

… con Noi …

non sfoltiti lì a guardarti