Categoria: poesia

Lava celeste

Eterei pistilli
infoiano la retina

stelle sull’erba
di un cielo verde

/ho sete di ciò che non posso bere/

aiuta queste ali a stendersi
sorvolando la cenere

il mio fiume di lava celeste

Sorsi d’Haiku

Fluttuano scialli –
siano brezze alle fronde
ali di fata

Costeggiamoci –
pelle a pelle rintocchi
Albero e Fonte

Grotte di labbra –
fiori sbocciano lingue
sorsi divini

Autunnale

Se n’è andata l’estate
come ogni anno
ma la nostalgia più nuova
cresce
tenterebbe
se passo indietro lo potesse
il corso

si sfocia nell’autunno
nell’antro dal brano cauto
e dall’urlo silenzioso
del giallo
arancione rosso

non sai se la rivedrai
al dubbio
mastodontico
che i bivi affossa

e l’annebbia
assieme agli occhi

La Verità del Mare

M’inchiostra tra rupi e carne
scesa da chissà dove
il respiro l’ Era del primo autore.
Valga l’orizzonte che medita
sulle uguali cose la nuova confezione
che ci confessa a noi
in nome dei fatti sperati

e nel ghigno della meta
coniugare nuove convulsioni
con astronauti mondi bucati
allucinando ipotesi e pretese
i gherigli di una noce costruttrice
d’illusioni eterne, di un cielo
dentro la fragilità che siamo

/ schiene diritte e schiene storte /

tutte appese a linee d’aria
al vincolo dell’eccellenze sovra numerarie
più aggrappati a pianti di parole
su pagine bianche
l’accapo digitando del ricominciare
per esistere almeno virtuali
dove anche da morti si rimane

/ pesci piccoli e pesci grandi /

senza bandiera alcuna
nella rete della stessa sorte
nella verità del mare

Rosa Bourbon

… e torno …
senza esser mai fuggita

ai giri dei palmi mai sazi di carezze

ed è Dono

liquido Atto
limpido del profumo Nostro
fiato a fiato
senza più altro intorno

l’incanto nel giardino che palpita
al gran ballo della Rosa BOURBON
festa alle stelle
guance camelie
camino in calda saliva
che i fianchi toglie al dovere

e la voglia gonfia di vele

Tre Haiku

1
Calda penombra
è l’abbraccio del Bosco –
Vibrano rami

2
Ode il Silenzio
l’Anima sua disciolta –
Piove di pioggia

3
In seta nera
dolce brilla la Sera –
Lago stellato

Come Io so scriverti

Vuota un’orbita
l’altra mezza piena
due modi di sentire
l’acqua
che viene

e pioggia sia
per ogni transeunte
e sole
raggio fra le tende

di stagione in stagione spogliarsi vestirsi
così
come Io so scriverti
le sere che si spendono
non
inutilmente

ma salvano
pensandoci a Ieri

Di un fiore il divenire

Di là
profusione d’Estasi
incombe

Malcelata notizia soccorrimi
tutte le volte che puoi,
fammi un cenno di brossura
in cui accogliermi
vivere nuovi mondi
e farli miei
in vite nuove

Lenta veloce
lo scorrermi la via
fra bivacchi di opere consone
l’anima
liscia da stropicci
su una tempia senza tempo

Dammi una rivoltella
a scoppio unico
e …

di un fiore il divenire

Il volto delle parole

Vedi
il volto delle parole
a volte incanta
prende e contagia
trasportando nelle valli di un niente che riempie
l’ingordigia

senza avere una tazza che scampi
a sbarcare lunari e leggende
salvi mappe
cicatrici tatuate alla mente
e quel che vorresti

in nome di un sorso di acqua
lucente
il contagio si affaccia
e -da Me-
nascono altre finestre
a f f a c c i a t e
con i miei termini,
rivoltate giacche e slarghi
per non far comprendere
al gregge …

… il mal taglio dei vini

letti di tenebre

Momenti

A volte abbraccio
quei momenti che m’accadono
a caso/ voluti / cercati
pagine e pagine già scritte
e andate
del libro di Me

impolverate/ dimenticate /riscoperte
pare toccarle
eppure mi sussurrano da porti di nebbie
il più è detto
il più è fatto

e non finisco di stupirmi
di essere proprio Io adesso
colei che vedo e in fondo rivivo
per manciate d’attimi
nei Ripostigli aperti
che tanto donarono e presero

e qui rimangono
finché un sorso d’aria li vibra

prima che sorga il buio