Processo alle intenzioni
Signor Presidente della Corte, Signore e Signori:
qui ci troviamo nell’aula della mente dove tutto è possibile
e dove il processo alle intenzioni è uno dei suoi pilastri.
Abbiate la compiacenza di ammanettarvi da soli!
Signor Presidente della Corte, Signore e Signori:
qui ci troviamo nell’aula della mente dove tutto è possibile
e dove il processo alle intenzioni è uno dei suoi pilastri.
Abbiate la compiacenza di ammanettarvi da soli!
Può essere un mal di pancia, il babau della porta accanto o di quella più spostata con tanto di forcone e fiamme.
Può essere semplicemente un rettile affetto da paranoia in doppio petto che si serve di servi.
Il POTERE ha potere sulle mandrie che gli ebeti formano seguendolo e consolidandone lo sporco gioco. Ad esso sottomettendo la mente, il corpo, e in via di fede … pure l’anima.
Il POTERE , oggi, non ha un solo vertice, ma “cime tempestose” con la faccia dipinta da depositarie di saggezza. Quando invece sono monti puntiformi che in nome del dio denaro e illusi d’immortalità si coalizzano tra loro per sottomettere le masse.
C’è però una minoranza, che pure se privata dei diritti morali, sociali, civili, etici ed ecc. nel CORPO (perché appunto in minoranza) … rimarrà per sempre PADRONA ESCLUSIVA della sua mente e quindi libera di pensare e credere quel che le pare e come le pare!
La vecchiaia esiste negli occhi dei nostri simili: occhi che guardano, giudicano, mettono limiti, innalzano convenzioni.
Non contenti, manipolano tutto il manipolabile esistente in questo mondo … con la presunzione di scoprire e dominare nuovi mondi.
Sono gli altri a ricordare la vecchiaia degli altri.
Altrimenti ognuno crederebbe al suo interno, che vive al di là del Tempo.
E, anche se soffrendo, arriverebbe alla morte eternamente giovane.
Essere importanti per qualcuno … per esserlo a se stessi.
Vincolante il relativo, collana stretta al collo in sottile filo di micidiale nylon.
L’Inutilità del dire e dello scrivere che non demorde dal crederli utili, provando e riprovando finestre e porte dai battenti loquaci.
E con la faccia gonfia continuare, o liberarsi con un semplice salto nel buio.
Essere qui e ora, restare comunque sottoposti a un potere insondabile, indistruttibile, invincibile.
Ostaggi nella vita che nasce ad ogni morte e ogni morte paga per continuare a morire la vita.
Quale bagaglio?
Dove e quanto il fiato immolato alla Terra che pure ci raccoglie generosa in statue o polvere?
Farsi coraggio bisogna nel Prima che è il più atroce … i Grandi ci hanno preceduti … divenendo niente come tutti i Piccoli.
E Dopo … forse tornare … senza più esser né loro né noi.
Se non trasformati in un “qualsiasi” che è vita monca se non ha Coscienza.
la si legga, dipinga , fotografi, racconti, scolpisca, canti suoni
… l’Arte Tutta …
tutto abbellisce di bellezza pura e trascendente , e di eterna bellezza rende anche la Morte.
Un maggiolino medita su una foglia tremula del rosso e del nero, senza scomporsi a uno sguardo avido.
Vorrebbe essere una rondine, e portare fortuna a se stesso.
Non è tanto quel che vorrei e potrei Ora … ma quel che volevo e potevo Ieri a non darmi tregua.
1-Se qualcuno/a ti risponde in maniera poco sensibile o stupida o con quant’altro ti possa ferire , urtare …
bypassalo/a! O togli qualsiasi risposta dal tuo campo … specialmente il fiato : perché il fiato è come l’acqua, e non si deve sprecare!
2-Quando la disperazione raggiunge le vette dell’impossibile … nessun urlo, grido, o similare … può equipararsi alla forza del Silenzio.
Siamo come “soldatini” di legno a cui qualcuno, munito di chiave, ha dato la corda con un numero di giri variabili a seconda di un senso imperscrutabile;
nei paesi industrializzati il legno può essere sostituito da plastica e/o metallo, e la chiave da una pila “duracel” e/o ricaricabile, sempre a seconda dello stesso senso imperscrutabile;
il terreno dove veniamo piazzati fa il resto completandoci e sostenendoci fino alla fine della carica di corda e pila;
Capita che ci siano anche soldatini che decidano/optino per il “faidate”.