Capinera

C’è valle argentea a profumare oro
nell’arco vitale del mio Cielo,
qualche schiuma serena l’adorna

L’ali apre al primo mattino
carezzando iridi profonde,
quel tutto che appare nuovo giorno –

poi s’abbraccia il petto
e distende il dorso

/ fosse volo /

Ha ancora l’ombra del sonno addosso,
e il sogno
a vagarle sorsi di confusa coscienza

/ non fugge, né aspetta /

nell’attimo solo
fresca è l’aria intorno,
sguazzo chiaro in pieno volto
il ricordo del tuo sapore

– ora sa –

delle cose sperse in cose fra nebbia facoltosa
del suo Io preso per i capelli …

… che non occorre credere per Essere
uguali e diversi in una nube rosea

© ore 6,59

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