All’alba dell’Estasi
Resistenze
in luoghi di memoria
vorrebbero tacere,
e divenire fare
involandosi al raduno degli atomi,
quark celesti
ricondotti alla miccia di se stessi
Appello sia
di tracce sui territori degli astri
fra invisibili foreste
d’infinito eccelse
a base terra
e catturarle e riacchiapparne
il loro andato
il nastro arrotolando
fino al primo vagito
… per tornare …
come fummo all’alba dell’estasi
miraggio dell’ultimo esserci
sotto un tetto a due piazze,
a un bottone sospeso
rimasto dietro le tende
su strade a pallide guance
e farlo sbocciare
nel giusto del merito,
a dove eravamo rimasti
Non accavallando le gambe
in groppa al troppo degli anni
E in questo sogno immortalarci
perché altro non possiamo