Esistenziale

Muti lampioni ad armeggiare il vuoto,
abbandonati steli.
Affanni, premure sull’attenti
di un mondo alla ventura.
Petali venuti,
accesi lumi su mattini chiusi
e mura con in tasca un penny.

Trema l’incenso
dei marmi in preghiera
atei e credenti,
fino a quando tiepida sarà la Cera
almeno da vantarsi nella forma.
Sia pure incredula, ridicola, attonita
guaita di speranze,
a gola secca che s’ingoia
e si domanda:

Davvero tutto è stiva di valigia
e Noi solo orme dentro l’acqua?

Non so se danno risposte scie di barche
mentre annaspano via dalla terra ferma,
né quelle dimentiche d’andare
per più tempo a far cuccia sulla sabbia,
ma il Pescatore tace col suo tronco
a loro a fianco pare non guardarle

ha la rete rotta fra le mani … e Rotte cuce di pensieri.

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