L’Ostessa
Travasava il vino
gorgogliante
un attimo o poco più nel vetro.
Poi passava ad altri e ad altre
promesse di vendemmie.
La botte in basso
stava come l’Ostessa alla sua attesa
calda la bettola e l’altra al fresco:
Tra poco ci sarà quello nuovo
tu stessa hai un viso nuovo.
Diceva e si diceva
sapendo del mio sguardo
dal ciglio della porta.
E forse era vero
perché spiccava arancio
la finestra accesa
riflesso sulla mia chioma nera
riflesso sul tempo delle mele
…
tonde
di un sole tutto da spremere.