Brocca di luce
Se ti ricordo t’incontro –
tra rocce e l’erba soffice
nell’estate eterna
incastonata affine
alla mia sete più fresca
e mi zampilli
e mi sorprendi
Randagia sciarpa che scorri
rimanendo sempre la stessa – orgogliosa –
al suo non sapere che farne
Allegra sbuffi perle, convinti mulinelli,
splendida aurora di boreale stella –
e a sera, quando hai voce sommessa,
tuo canto si fa frullo di farfalle,
fiaba e racconto del mercurio buono che sei:
Amante che voleva drago e catene
in groppa a un altro destino
A te
con cavo cuscino io torno
brocca di luce
bocca che pende dalla tua bocca
dal Tempo dei miei Nebrodi
© ore 9,05