La sciarpa
Tante le cose
che di te non ho capito
O non voglio capire
E il farci male
veste un gioco
d’invisibile massacro
Io sciarpa
senza un collo da fasciare,
anelando tu la vita
che avrebbe potuto esserti
Sì, avrebbe. Ma quale?
Quella che mi conti in pensieri solitari
facendo di me la più incompleta?
Io credo l’altra –
che non abbisogna di tutti quei pensieri
perché dalla sua
ha la mangiatoia di un cuore fumante
/ a servirla, a venerarla /