Lavorava a maglia l’Attesa
I
Con un pugno di mosche
in petto – quante
non le contavo
… partire …
da me stessa marginale
a tutto campo – questo
indimenticabile
II
Entravo solo per andarmene
nessuno mi vedeva
nessuno mi toccava
e intanto
lavoravo a maglia l’attesa
inventandomi Penelope – Io –
che ero solo un’Anima
perfettamente astratta
III
Qualche formica s’abbracciava –
l’ultima volta
ne scelsi due a caso nel marasma:
andavano incontro al bacio
veloci aprendosi un fiumiciattolo
Guardava la mia schiena frustrata
interpretando iniqua scelleratezza
Ci aveva scritto sopra ora e data
prima che il portone mi ingoiasse
prima che il treno mi salvasse …
© ore 7,29