Era d’Estate
No, stamane no
Le dita mi lascio sdraiare,
il timpano
al suono delle campane
immacolate –
rondini
si spargono
da un tetto all’altro,
nelle poche coscienze
rimaste,
nel cielo spartano
Che importa poi
qualche giorno sommato
da duna a duna
a fili di campo
alla voce che all’infinito
si distanzia –
tutto è diverso
in questa valle, in fronte al Naso
navigando a ritroso
l o n t a n i
© ore 8,49