Dei giardini incolti
Quante volte
il sogno si fa pane sulle mie labbra –
e caldo dal forno, quale nuovo sole
aromatizza il cuore
Due metà Noi
che si dicono e sono
unico stupore –
di fronte,
la vallata è melodia di aromi.
Tedio dolce che all’estate riporta
il cromatico fascino dei conventi vuoti,
quel selvaggio fornicare
dei giardini incolti
con petali ribelli e nuovi
Così io entro nel tuo mondo
e tu nel mio –
e a spalle smesse che non si voltano
nude caviglie liberano polsi …
… schiudono lacci senza alcun pudore