Boa
Giganteschi bambini
parevano i castagni – lì dimenticati –
senso non avevano d’estate.
Mancava
quella parola fatata
intima ai loro lisci frutti
a solleticare i seni
Niente da fustigare
niente da raccattare
dal loro camino.
Apparteneva ormai il calore
al pruno e al fico –
alla maestosità del noce
impazzito di cicale vogliose
Tutto era fermo punto
fuori dalla corte
nell’ora più alta del sole
Allora si ricordò della terra
che uccideva la brace
e sperò d’incontrarla ancora
per un altro giro di boa
© ore 7,59