Dentro l’Altrove

Cosa si nasconde
dentro l’ inchiostro che non vuole scrivere,
nell’interno più profondo attraccato all’intuire?

Se non il chiuso stretto dei segreti
in mucchi d’angoli
da troppi inferni impresso e da pochi paradisi

lì,
abissi d’urla e bisbigli
sguazzano chiostri atipici
non meditano né pregano
e pronta è l’esplosione
a rimuovere carezze da tutti i laghi alpini
a spappolare tenebre con tagli d’accette
a sbollire istinti che nessuno chiese

in nome del sangue dei vivi
in nome del sangue dei morti
dato – preso – ereditato

O semplificando nomi
nottole e colombe
cieli alti e dirupi privi d’etica e morale
dibattenti
l’annaspo schizzato sulle facce delle case
non millantate con sorrisi d’angeli



avendo solo osato
l’ i n n o m i n a b i l e


macerie
marchiate da follia

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