L’altra parte
Sverno
il mattino
su spiagge di bianco percalle
lisce come pelle di mamma
che carezza suo figlio
L’eco del sogno
compagna
fasci di sapori indistinguibili.
Qualche stelo ne sfilo
per annusarne almeno un velo
E penso che in fondo
cerco
l’altra parte della faccia …
nel mondo dei morti tornati
com’erano,
il porto che qui non trovi
ma esiste